Pubblicato lo <<speciale>> DM caroprezzi


In data 8 maggio 2009 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale 30 aprile 2009 che riporta gli aumenti dei prezzi dei materiali per l'anno 2008. Il DM integra la disciplina contenuta nel decreto prezzi dell'ottobre 2008, il quale ha previsto la possibilità per le imprese di chiedere alle stazioni appaltanti un rimborso degli aumenti di prezzo dei materiali nei lavori eseguiti e contabilizzati nel corso dell'anno 2008.

 

Atteso che tutte le variazioni dei prezzi sono calcolate dalla data dell'offerta, la soglia oltre la quale si ottiene la restituzione del denaro è fissata nell'8% se il calcolo è interamente riferito all'anno 2008, mentre sale al 10% se si fa riferimento a periodi anteriori.

 

Il decreto del Ministero delle Infrastrutture ha individuato in tre tabelle i materiali che hanno subito aumenti di prezzo superiori all'8% e per i quali le imprese, entro il prossimo 8 giugno, potranno accedere alla compensazione.

 

Sono prese in considerazione tutte le variazioni dal 2003 fino al secondo semestre del 2008. Più specificamente, nelle tabelle relative alle annualità 2003-2007 sono individuati 22 materiali, mentre è più scarna la tabella relativa ai due semestri del 2008 che comprende solo 6 materiali, le cui variazioni, tuttavia, sono addirittura superiori al 10% (ad esempio laminati in acciaio, radiatori in ghisa e radiatori in alluminio).

 

Nella tabella che confronta il 2007 con il 2008 l'aumento più rilevante è quello del tondo per cemento armato, pari al 27%. Curiosa è la mancanza del bitume. Dal punto di vista pratico, i costruttori dovranno individuare i materiali per i quali pensano di ottenere un rimborso, senza precisarne l'entità, e presentare istanza di compensazione tassativamente entro l'8 giugno.

 

A questo punto, sarà la stazione appaltante a esaminare le richieste ed effettuare i pagamenti, che potranno avvenire in tre modi. Innanzitutto, la stazione appaltante dovrà verificare se vi sono fondi nell'ambito del quadro economico dell'opera; altrimenti, dovrà cercarli negli altri lavori presenti negli elenchi annuali oppure, se ancora non ci fossero risorse disponibili, dovrà chiedere l'accesso al Fondo per l'adeguamento prezzi del Ministero delle Infrastrutture.