La richiesta di regolarizzazione non può essere formulata dalla stazione appaltante se vale ad integrare documenti che, in base a previsioni univoche del bando o della lettera di invito, avrebbero dovuto essere prodotte a pena di esclusione.
E' quanto affermato dal Consiglio di Stato (sez.VI 18 dicembre 2009 n. 8386) confermando precedenti pronunce (ex plurimis Cons. giust. amm., n. 802 del 2006; sez. IV, n. 4560 del 2005).
Si legge nella sentenza come l'esercizio della facoltà della stazione appaltante di invitare alla regolarizzazione non può mai determinare, invero, una alterazione della par condicio delle imprese, attraverso una modifica dell'offerta incidente su elementi o formalità essenziali della stessa (Cons. Stato, sez. IV, 31 gennaio 2005); può riguardare, peraltro, solamente documenti già presentati ma non dichiarazioni o documentazioni omesse (Cons. Stato, sez. V, n. 3280 del 2006). |