Consiglio di Stato: il <<taglio>> del tariffario


Si segnala un'interessante pronuncia del Consiglio di Stato (Sez. V, 16 agosto 2010, n. 5702) sulla legittimità di una decurtazione percentuale operata da una stazione appaltante su un tariffario regionale, sulla scorta dei ribassi medi ottenuti nelle gare precedentemente bandite.

 

Secondo Palazzo Spada, il dato della media dei ribassi, esteso ad un numero di gare e ad un periodo di riferimento significativo, può costituire idoneo presupposto per l'adozione di un atto generale, che deve essere adottato sulla base di una adeguata istruttoria, ma che, in quanto tale, non necessita di una estesa motivazione, anche seguendo l'interpretazione più evolutiva circa i limiti di applicazione agli atti amministrativi generali delle norme sul procedimento amministrativo (nel caso sottoposto all'esame del Consiglio di Stato, i dati utilizzati dal Comune, benché meramente statistici, dimostravano in concreto che sul mercato degli appalti pubblici banditi dal Comune stesso venivano praticati prezzi inferiori al tariffario regionale, onde la determinazione di tale Comune di decurtare del 20% il suddetto tariffario per le proprie basi di gara).