E' stato (finalmente) pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 288, Supplemento ordinario n. 270, del 10 dicembre 2010, il nuovo Regolamento al Codice dei contratti pubblici, con D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207.
Le disposizioni che introducono nuove sanzioni per le SOA e le imprese sono le uniche norme già in vigore (a far data dal il 25 dicembre, ossia decorso il termine di 15 giorni di vacatio legis).
Tutto il resto entrerà in vigore 180 giorni dalla pubblicazione, che scadranno l'8 giugno 2011.
Giova rimarcare che la sezione di controllo della Corte dei Conti, nell'adunanza del 30 novembre 2010, ha ammesso al visto ed alla conseguente registrazione il testo dell'intero regolamento, ad eccezione di alcuni articoli (artt. 72; 79, comma 21; 283, comma 1; 327, comma 2; 357, commi 12, 13, 16, 17, 21).
In ordine a questi rilievi della Corte dei Conti, il Governo ha insistito nel mantenimento delle disposizioni regolamentari, ed ha fornito, nel preambolo del Regolamento, le motivazioni al solo art. 72, ritenendo che la norma era "necessaria a precisare, sulla base della previsione dell'art. 40, comma 4, lett. f-bis) del Codice, il ruolo di vigilanza svolto sul sistema di qualificazione delle imprese, oltre che dall'autorità, anche dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, cui è attribuita l'attività di rilascio dell'attestazione di qualificazione del contraente generale".
Il Regolamento è costituito da un testo molto ampio (359 articoli e 15 Allegati), suddiviso in sette parti.
La prima parte reca le disposizioni comuni degli appalti di lavori, servizi e forniture.
La seconda e più consistente parte (artt. 9 - 251), disciplina i lavori nei settori ordinari ed è articolata sulla base del procedimento attraverso il quale viene realizzata un'opera, dalla nomina del rappresentante del procedimento sino al collaudo.
La terza parte contiene la disciplina degli appalti di servizi tecnici (architettura ed ingegneria).
La quarta parte concerne la disciplina di dettaglio degli appalti di servizi e forniture, costituente una delle novità assolute del regolamento.
La quinta parte disciplina gli appalti dei settori speciali mentre la sesta contiene le previsioni in tema di contratti eseguiti all'estero.
La settima, infine, detta la disciplina transitoria, reca l'indicazione delle norme abrogate e stabilisce i tempi di entrata in vigore del Regolamento.
Tra le novità di maggiore rilievo si segnalano quelle in tema di: sistema di qualificazione; opere "superspecialistiche"; verifica dei progetti; progettazione; appalto "integrato"; regime transitorio sulla qualificazione; studio di fattibilità.
Il Regolamento al Codice dei contratti pubblici non è scevro da problemi interpretativi, molti dei quali puntualmente affrontati dagli Autori dell'opera "Il Regolamento dei Contratti pubblici", in corso di pubblicazione dalla DEI, alla quale si rimanda per gli approfondimenti. |