TAR Campania: qualità sì, qualità no …


La telenovela giurisprudenziale in tema di avvalimento e certificazione di qualità si arricchisce di un’altra puntata, scritta questa volta dal TAR Campania (Napoli sez. I 13 ottobre 2011 n. 4769).

 

Afferma il TAR Campania che, secondo l'orientamento giurisprudenziale prevalente, condiviso dal Collegio, la certificazione di qualità, attenendo strettamente all'organizzazione aziendale per come implementata dall'imprenditore, costituisce requisito soggettivo non passibile di avvalimento; quand'anche si volesse aderire all'orientamento giurisprudenziale che ammette il ricorso all'avvalimento della certificazione di qualità a condizione che quest'ultima non sia avulsa dalle risorse alle quali è collegata - con la conseguenza che l'avvalimento in parola sarebbe possibile solo nel caso in cui l'impresa ausiliaria metta contestualmente ed effettivamente a disposizione del concorrente, per tutta la durata del contratto di appalto, non soltanto la certificazione, ma anche gli elementi aziendali, come le risorse e l'apparato organizzativo, connessi a tale requisito qualitativo - comunque non rientrerebbe in tale ipotesi il contratto di avvalimento esibito in sede di gara, con cui la società ausiliaria non si è impegnata a mettere a disposizione della ricorrente l'intera organizzazione aziendale certificata, posta alla base della certificazione di qualità.