Consiglio di Stato: poche <<chiacchiere>> se il bando č chiaro…


In presenza di una previsione dal chiaro tenore letterale non vi č alcuno spazio per ricorrere a criteri di interpretazione diversi da quello letterale, fondati su una asserita necessitā di una interpretazione sistematica dell'intero bando.

 

Lo afferma il Consiglio di Stato (sez. V 29 dicembre 2011 n. 6976) evidenziando che nel caso di specie la chiara clausola del bando doveva, quindi, essere applicata dalla stazione appaltante, non potendo essere disapplicata dalla stessa, nč essere in modo del tutto irrituale considerata un mero refuso (il che equivale ad una non consentita disapplicazione).