TAR Lazio: la “moral suasion” dell’Autorità …


La giurisprudenza ha già più volte evidenziato che l'Autorità di Vigilanza per i contratti pubblici, oltre alla funzioni sanzionatorie, è munita di un generale potere di Vigilanza sui contratti pubblici, che si esplica anche in atti, di carattere non provvedimentale, indirizzate ai vari soggetti interessati, nell'ambito dei contratti pubblici, sia operatori economici che amministrazioni.

 

Tali atti assumono la natura di pareri e raccomandazioni.

 

Lo afferma il TAR Lazio (TAR Lazio Roma sez. III 12/1/2012 n. 280) evidenziando altresì che la medesima Autorità, oltre gli atti tipici previsti dalla normativa, può adottare anche atti di «moral suasion», i quali pur non corrispondendo ad una specifica potestà attribuita dalla legge, sono espressivi della stessa posizione che l'Autorità riveste nell'ambito dell'ordinamento di settore (T.A.R. Lazio Roma, sez. III, 12 dicembre 2009 , n. 12839; cfr, altresì Consiglio di stato, sez. IV, 12 settembre 2006 , n. 5317, che ha dichiarato inammissibile il ricorso avverso l'atto con cui l'Autorità per la vigilanza, avendo riscontrato a seguito dell'esercizio dei suoi poteri ispettivi l'esistenza di alcune irregolarità nell'affidamento diretto di alcuni incarichi di progettazione di lavori pubblici, si è limitata a segnalare la circostanza all'amministrazione appaltante, con l'invito a mettere in atto le necessarie azioni per garantire la conformità del suo operato alle vigenti disposizioni normative).