Autorità: varati i bandi tipo


L’Autorità ha inviato alle associazioni di categoria ed alle amministrazioni interessate, per una consultazione, lo schema di determinazione che approva il  “bando-quadro”, in attuazione dell’articolo 64, comma 4 bis del Codice dei Contratti.

 

L’art. 64, comma 4-bis del Codice, prevede che «i bandi sono predisposti dalle stazioni appaltanti sulla base di modelli (bandi-tipo) approvati dall'Autorità, previo parere del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e sentite le categorie professionali interessate, con l'indicazione delle cause tassative di esclusione di cui all'articolo 46, comma 1-bis. Le stazioni appaltanti nella delibera a contrarre motivano espressamente in ordine alle deroghe al bando-tipo».

 

In adempimento al dettato normativo, l’Autorità ha adottato  uno schema di determinazione, denominato “bando quadro”, al fine di fornire indicazioni generali interpretative relativamente ai contenuti ritenuti fondamentali della documentazione di gara; in particolare il documento contiene la tipizzazione  delle cause tassative di esclusione di cui all’articolo 46, comma 1-bis. Come previsto dal richiamato articolo 64, lo schema è stato posto in consultazione alle associazioni di categoria ed alle amministrazioni interessate nonché inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il prescritto parere.

 

Una volta adottato, il “bando-quadro” costituirà la cornice concettuale di riferimento sulla base della quale l’Autorità procederà ad elaborare specifici modelli (“bandi tipo”) distinti in base all’oggetto del contratto (lavori, servizi o forniture).

 

Le cause di esclusione tipizzate nel documento sono riconducibili alle ipotesi contemplate dall’art. 46, comma 1-bis:

 

1) mancato adempimento alle prescrizioni previste dal Codice e dal Regolamento (d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) ovvero da altre disposizioni di legge vigenti;

 

2) incertezza assoluta sul contenuto o sulla provenienza dell’offerta, per difetto di sottoscrizione o di altri elementi essenziali;

 

3) non integrità del plico contenente l'offerta o la domanda di partecipazione o altre irregolarità relative alla chiusura dei plichi, tali da far ritenere, secondo le circostanze concrete, che sia stato violato il principio di segretezza delle offerte.

 

L’obiettivo del documento dell’Autorità è di fornire un orientamento alle stazioni appaltanti, semplificando così anche la partecipazione alle gare da parte delle imprese mediante una progressiva standardizzazione non soltanto della documentazione di gara, ma anche della valutazione dei comportamenti ad essa conseguenti.

 

Ciò permetterà di ridurre il contenzioso amministrativo dovuto anche alla disomogeneità delle disposizioni di gara ed all’incertezza sulla interpretazione delle norme.