Consiglio di Stato: obbligatorie tutte le fasi del procedimento di verifica dell’anomalia


In esito alla riforma legislativa, l'andamento del subprocedimento di verifica della congruità dovrebbe pertanto svilupparsi - almeno tendenzialmente - secondo un iter di progressivo approfondimento.

 

Il passaggio intermedio reso obbligatorio ha la duplice funzione pratica di attribuire all'impresa un'ulteriore occasione di meditata interlocuzione scritta, e di permetterle di preparare in tutta consapevolezza la decisiva fase conclusiva della convocazione.

 

Più articolatamente: la richiesta di precisazioni da parte dell'Amministrazione vale a far conseguire nitidezza di contorni alle perplessità da essa nutrite sulla sostenibilità economica dell'offerta; la resa delle precisazioni, a sua volta, attribuisce all'impresa una possibilità in più di vedere favorevolmente definita la propria posizione, potendo essa inoltre rimediare anche alle mancanze e ai possibili difetti d'impostazione delle giustificazioni già presentate; questo passaggio intermedio, infine, permette anche la migliore preparazione dell'eventuale fase orale finale.

 

L'offerente viene così posto nelle migliori condizioni per approntare e svolgere i propri argomenti difensivi, avuto riguardo agli esatti specifici profili della propria offerta rivelatisi effettivamente critici.

 

Quanto esposto impedisce di condividere la posizione secondo la quale l'omissione della predetta fase intermedia potrebbe essere compensata/sanata da una presunta "maggiore estensione" della fase conclusiva (Consiglio di Stato sez. V 19 novembre 2012 n. 5846)