Consiglio di Stato: la scelta del criterio di aggiudicazione


La scelta del criterio più idoneo per l'aggiudicazione di un appalto tra quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa e quello del prezzo più basso costituisce espressione tipica della discrezionalità della stazione appaltante, incidente sul merito dell'azione amministrativa e sindacabile dal giudice amministrativo nei soli limiti della manifesta illogicità, arbitrarietà, irragionevolezza o macroscopico travisamento del fatto.

 

Lo afferma il Consiglio di Stato (sez. IV 27 gennaio 2014 n. 355) invocando alcune precedenti pronunce di analogo tenore (Consiglio di Stato sez. V, 19 novembre 2009, n. 7259; sez. III, 15 aprile 2013, n. 2032).