Nella Gazzetta Ufficiale n. 212 del 12 settembre 2014 è stato pubblicato il testo del decreto-legge n. 133, cosiddetto ''Sblocca Italia'', recante "Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività' produttive".
Ecco in sintesi, i principali contenuti del provvedimento.
Semplificazione degli interventi edilizi
Sarà sufficiente la sola Comunicazione di inizio lavori (CIL), anziché la Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), al fine di realizzare gli interventi di manutenzione straordinaria consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.
Potranno invece essere realizzati con CIL asseverata gli interventi di manutenzione straordinaria, compresa l’apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne, sempre che non riguardino le parti strutturali, le modifiche interne di carattere edilizio sulla superficie coperta dei fabbricati d’impresa, o le modifiche della destinazione d’uso dei locali adibiti ad esercizio d’impresa.
Gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia che comportano aumento di unità immobiliari e modifiche delle superfici non saranno più soggetti a permesso di costruire, ma a SCIA. Anche le varianti a permessi di costruire che non configurano una variazione essenziale saranno realizzabili mediante SCIA.
E’ introdotto il concetto di “mutamento d’uso urbanisticamente rilevante” ovvero un cambio dell’utilizzo dell’immobile rispetto a quello originario, senza opere edilizie, tale da comportare l’assegnazione dell’immobile ad una diversa categoria funzionale tra le seguenti: residenziale e turistico-ricettiva; produttiva e direzionale; commerciale; rurale.
Il decreto introduce inoltre il “permesso di costruire convenzionato”, il cui rilascio è possibile qualora le esigenze di urbanizzazione possano essere soddisfatte, sotto il controllo del Comune, con una modalità semplificata.
La convenzione dovrà specificare gli obblighi del soggetto attuatore, cioè: la cessione di aree con l’utilizzo di diritti edificatori, la realizzazione di opere di urbanizzazione, le caratteristiche morfologiche degli interventi, la realizzazione di interventi di edilizia residenziale sociale.
L’attuazione degli interventi previsti nelle convenzioni può avvenire per stralci funzionali e per fasi e tempi distinti.
Bonifiche
Gli interventi richiesti dalla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, i lavori di manutenzione di impianti e infrastrutture e la realizzazione di infrastrutture di pubblico interesse potranno essere effettuati anche nei siti inquinati, nei quali non sono ancora in corso attività di messa in sicurezza e di bonifica.
Gli interventi non dovranno pregiudicare il completamento o la futura esecuzione delle bonifiche né determinare rischi per la salute dei lavoratori. Gli interventi in corso d'opera di importo non superiore al 20% non saranno considerati varianti.
Procedura negoziata per interventi urgenti per la sicurezza delle scuole
Per i lavori di estrema urgenza di messa in sicurezza degli edifici scolastici è ammesso l’affidamento diretto fino a 200 mila euro, ferma restando la necessità di contattare almeno cinque operatori economici.
Gli interventi di importo inferiore alla soglia comunitaria (5.186.000 euro) potranno essere affidati dalla Stazione Appaltante con procedura negoziata senza bando, previo invito ad almeno tre operatori economici, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e rotazione.
I contratti potranno essere stipulati anche prima del termine di “stand still” di 35 giorni dall’aggiudicazione definitiva, le Stazioni Appaltanti potranno omettere di richiedere garanzie a corredo dell’offerta e la pubblicazione del bando potrà avvenire unicamente sul sito della Stazione Appaltante. Allo stesso tempo, si potranno dimezzare i tempi per la ricezione delle offerte, la presentazione delle domande di partecipazione e l’invio della documentazione di gara.
3,9 miliardi per le opere urgenti
Per consentire lo sblocco delle opere pubbliche considerate urgenti ed indifferibili, i cui cantieri sono fermi, il decreto Sblocca Italia rifinanzierà con 3890 milioni di euro il Fondo Infrastrutture previsto dal Decreto del Fare di cui 39 milioni per l’anno 2013, 26 milioni per l’anno 2014, 231 milioni per l’anno 2015, 159 milioni per l’anno 2016, 1.073 milioni per l’anno 2017, 2.066 milioni per l’anno 2018 e 148 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020.
Saranno finanziati - a patto che cantierabili entro il 31 dicembre 2014 - il completamento della copertura del Passante ferroviario di Torino; il completamento del sistema idrico Basento – Bradano, Settore G; l’asse autostradale Trieste – Venezia; gli interventi di soppressione e automazione di passaggi a livello sulla rete ferroviaria, individuati, con priorità per la tratta terminale pugliese del corridoio ferroviario adriatico da Bologna a Lecce; la tratta Colosseo – Piazza Venezia della Linea C di Roma.
Terre e rocce da scavo
Allo scopo di rendere più agevole la realizzazione degli interventi che comportano la gestione delle terre e rocce da scavo è demandato dd un nuovo regolamento - da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto - il compito di ridisegnare la disciplina della materia rifacendosi alla Direttiva 2008/98/UE senza possibilità di introdurre regole più severe rispetto a quelle europee. |