Consiglio di Stato: chiarimenti … limitati


La giurisprudenza ha osservato che i chiarimenti della stazione appaltante "possono considerarsi ammissibili se contribuiscono, attraverso un’operazione di interpretazione del testo, a renderne chiaro e comprensibile il significato e/o la ratio di una disposizione del bando, ma non già quando, proprio attraverso l'attività interpretativa, si giunga ad attribuire alla disposizione un significato ed una portata diversa e maggiore di quella che risulta dal testo stesso, in tal caso violandosi il rigoroso principio formale della lex specialis, posto notoriamente a garanzia dei principi di cui all'art. 97 della Costituzione".

 

Lo afferma il Consiglio di Stato (sez. III 20 aprile 2015 n. 1993), richiamando alcune precedenti pronunce di analogo tenore (Consiglio di Stato, sez V, 13 luglio 2010 n. 4526, richiamata da Consiglio di Stato, sez. III, 31 ottobre 2012 n. 5570).